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sabato 16 dicembre 2017

Fëdor Dostoevskij - Delitto e castigo

- Non appartengo a posti, né luoghi; non ho padroni, anzi li detesto, poiché amo la semplicità e le piccole cose.
- Le piccole cose? Come può un essere vivente amare le piccole cose quando può avere le grandi?
- Perché è sempre per le piccole cose che ci si perde, è sempre nei dettagli che è nascosta la vera natura degli esseri viventi.

mercoledì 8 novembre 2017

venerdì 3 novembre 2017

Umiliati e offesi - Fëdor Dostoevskij

Dicono che chi è sazio non può capire chi è affamato; io aggiungo che un affamato non capisce un altro affamato.


Mi accusate di avere dei vizi, di essere dissoluto, immorale, mentre io forse sono colpevole solo di essere più sincero degli altri e basta; di non nascondere ciò che gli altri nascondono persino a sé stessi. Facendo così faccio male, ma ora voglio così. C'è un godimento tutto speciale in quell'improvviso smascherarsi, in quel cinismo col quale un uomo si svela davanti ad un altro, senza neppure vergognarsi difronte a lui. Che posso fare se so con sicurezza che alla base di tutte le virtù umane c'è il più terribile egoismo?... e più un'azione è virtuosa, più grande è l'egoismo. "Ama te stesso", ecco l'unica regola che riconosco. Sono d'accordo con tutto, purché io stia bene, e ce ne sono a legioni di uomini che la pensano come me, e tutti stiamo veramente bene... Tutto può andare in rovina in questo mondo, soltanto noi esisteremo sempre. Esistiamo da quando esiste il mondo.


Il soffrire passa. L'aver sofferto non passa mai.


E direi, in me c'è tanta di questa forza, ormai, che io prevarrò su ogni cosa, su tutte le sofferenze, non per altro che per dire a me stesso di continuo: io esisto; mi dibatto nella tortura, ma esisto! Sto legato al pilastro ma esisto pur sempre, vedo il sole, e se il sole non lo vedo, so che c'è. E saper che c'è il sole, è già tutta la vita.


Avremmo potuto essere felici per sempre, insieme.
(Fine)


sabato 30 settembre 2017

venerdì 7 luglio 2017

I dolori del giovane Werther - Johann Wolfgang von Goethe

"Certe volte mi accade di non capire come un altro possa volerle bene, abbia il diritto di volerle bene, mentre io l’amo così esclusivamente, così intensamente e non conosco, non so e non ho altro che lei".

"Rido del mio cuore e faccio la sua volontà".

"Non riuscivo a fare un passo senza che nascesse un ricordo". 

"Tutti possono sapere quello che io so... ma il mio cuore, lo possiedo solo io".

"Così ci separammo senza esserci capiti. Ma non è facile capirsi a questo mondo".

"Essere incompresi è la sorte di tutti noi".da PensieriParole <https://www.pensieriparole.it/aforismi/amore/frase-110839>


venerdì 23 giugno 2017

Cime Tempestose

- Ha conseguito un successo completo nell'estinguere il mio amore, e pertanto sono tranquilla. Sono ancora in grado di ricordare quanto lo amavo; e non mi è impossibile immaginare in maniera confusa, che potrei amarlo ancora, se... ma no, no! Anche se mi avesse riamato alla follia, la sua indole demoniaca sarebbe ugualmente affiorata, in qualche modo. Catherine doveva avere gusti spaventosamente pervertiti per stimarlo tanto, pur conoscendolo così bene... Quel mostro! Vorrei che potesse essere cancellato dal mondo, e dal mio ricordo!

- Zitta, zitta! E' un essere umano. Sii più caritatevole. Esistono uomini ancora peggiori di lui.

- Non è un essere umano, e non ha alcun diritto alla mia carità... gli ho dato il mio cuore e lui lo ha preso soltanto per stritolarlo a morte e scagliarmelo sulla faccia... Gli esseri umani sentono con il cuore, Ellen, e poiché lui il mio lo ha distrutto, non posso più provare alcun sentimento nei suoi riguardi; né vorrei provarlo, nemmeno se lo vedessi gemente a patire da questo momento fino al giorno in cui morirà, e anche se versasse lacrime di sangue per Catherine! No, davvero, assolutamente, non vorrei... Mi hai domandato da che cosa fossi stata indotta a fuggire, in ultimo. Sono stata costretta a tentare la fuga perché ero riuscita a far giungere la collera di quell'uomo al punto da superare addirittura la sua stessa perfidia. Portare i nervi allo scoperto con pinze incandescenti richiede più freddezza di quanta ne occorra per sferrare un colpo alla testa. E' arrivato a dimenticare la diabolica freddezza di cui si vantava, per abbandonarsi a una violenza micidiale: è stato un piacere per me riuscire a esasperarlo; e la sensazione di piacere ha risvegliato il mio istinto di sopravvivenza; pertanto mi sono liberata; e se mai dovessi venire a trovarmi di nuovo nelle sue mani, farebbe bene a vendicarsi in maniera esemplare.


Ho sognato nella mia vita, sogni che son rimasti sempre con me, e che hanno cambiato le mie idee; sono passati attraverso il tempo e attraverso di me, come il vino attraverso l'acqua, ed hanno alterato il colore della mia mente.

Qui riesco quasi a concepire come un amore possa durare tutta una vita: mentre finora ero assolutamente convinto che nessun amore potesse resistere un anno.


Ho condotto una ben dura esistenza dal giorno che ho cessato di udir la tua voce. Ma tu devi perdonarmi: perché ho lottato solo per te.

E' duro perdonare, e guardare codesti occhi, e toccare codeste mani consunte. Baciami ancora; e non farmi vedere i tuoi occhi! Ti perdono per quello che mi hai fatto. Io amo il mio carnefice; ma il tuo, come potrei perdonarlo?

Non gli dirò quanto lo amo, e non perché sia bello, ma perché è per me più di quanto lo sia io stessa.

Io lo amo più di me stessa, Ellen; e lo so da questo: tutte le sere io prego di potergli sopravvivere, perché preferirei essere infelice io, piuttosto che saperlo infelice. E' la prova che l'amo più di me stessa. 


Di qualunque cosa siano fatte le anime, certo la sua e la mia sono simili.

Ora dimmi come hai potuto essere così crudele con me, crudele e falsa. Perché mi disprezzasti? Perché ingannasti il tuo stesso cuore, Cathy? Non mi viene una sola parola di conforto. Tu meriti questo. Ti sei uccisa da sola. Si, puoi baciarmi, e piangere; e strapparmi baci e lacrime; essi saranno la tua rovina... la tua dannazione. Tu mi amavi, che diritto avevi di lasciami? Che diritto? Rispondimi. Nè la miseria, né la degradazione, o la morte, né qualunque pena che Dio o Satana potessero infliggere, avrebbero potuto separarci, tu lo facesti di tua volontà. Non ho infranto il tuo cuore, tu l'hai infranto; e nell'infrangerlo, hai spezzato il mio. Tanto peggio per me che sono forte. Se voglio vivere? Che vita sarà quando tu... oh, Dio! Piacerebbe a te vivere con la tua anima nella tomba?

domenica 18 giugno 2017

lunedì 12 giugno 2017

Goblin

- Ti ricordi quello che ti ho detto l'ultima volta? La persona che sopravvive deve vivere più duramente... Va bene piangere una volta ogni tanto, ma dovresti anche ridere tanto. E' la cosa giusta da fare dal momento che hai ricevuto amore.
- Come è potuto accadere? Come hai potuto farmi questo?
- Mi dispiace. Mi dispiace così tanto. Guardami, fammi vedere il tuo viso per favore. C'è uno dei miei desideri che non hai ancora esaudito, puoi concedermelo adesso? Non avere il cuore spezzato per troppo tempo, tornerò di nuovo da te, quindi aspettami. Non far piovere troppo, creerebbe disagi alle persone. 
- Avevi detto uno, perché ne stai chiedendo tre? Come posso vivere senza di te?
- Starò via solo per poco, te lo prometto. Questa volta verrò io da te. Prometto che verrò a cercarti. Nella mia prossima vita nascerò con una lunga vita e rimarrò al tuo fianco per molto, molto tempo. Li supplicherò di lasciarmelo fare. Credo di dover andare ora. Andrò correndo e tornerò correndo.
- Devi ritornare. Anche se ci volessero 100 o 200 anni, ti aspetterò.


lunedì 13 febbraio 2017

venerdì 3 febbraio 2017

Goblin

“One day after 100 years, when the weather is good enough, I hope I will be able to tell her she was my first love. I ask above for permission”.